Oltre 48 milioni di euro, più di 160 docenti, ricercatori e ricercatrici, oltre 190 nuove assunzioni. Il Rettore Paolo Andrei: Una grande opportunità e unulteriore testimonianza della qualità della nostra ricerca
Parma, 6 dicembre 2022 Risorse per oltre 48 milioni di euro, oltre 160 docenti, ricercatrici e ricercatori coinvolti, più di 190 nuove assunzioni. Sono solo alcuni numeri del PNRR allUniversità di Parma: cifre che testimoniano leccellenza della ricerca targata Unipr, presentate con i progetti questa mattina in Aula Magna dal Rettore Paolo Andrei e dal referente di Ateneo per il PNRR Andrea Prati.
Transizione ecologica, tecnologie per lagricoltura, mobilità sostenibile, scienze e tecnologie quantistiche, alimentazione sostenibile, neuroscienze e life science sono solo alcuni dei temi su cui si focalizzeranno i 14 progetti al momento approvati e che coinvolgono, in ruoli diversi, lUniversità di Parma. I progetti, finanziati prevalentemente nellambito della Missione 4, Componente 2 (Dalla Ricerca allImpresa) del PNRR, porteranno in Unipr risorse per 48.047.771 euro, coinvolgeranno 162 tra docenti, ricercatrici e ricercatori dellAteneo e permetteranno la nuova assunzione di 197 persone, oltre allacquisto di strumentazioni e attrezzature che permetteranno alla ricerca in Ateneo di fare un concreto salto in avanti.
Anche solo dai numeri si può facilmente intuire come questo del PNRR sia per lUniversità di Parma un grande impegno: un impegno per tutto lAteneo e in cui lAteneo si è molto speso, con i suoi saperi e le sue competenze, già in fase progettuale e di presentazione delle proposte. Si tratta senzaltro di una enorme opportunità – ha commentato il Rettore Paolo Andrei – e di una nuova testimonianza della qualità della nostra ricerca, che è davvero di altissimo livello e che ci vede al fianco di realtà di grande rilievo per iniziative che vogliono fornire un contributo fattivo allo sviluppo del Paese. Unopportunità sfidante per tutte e tutti noi e unoccasione per fare un ulteriore salto in avanti, grazie alle risorse che arriveranno e alle acquisizioni legate ai progetti. È infine, soprattutto, una grande responsabilità, di cui sentiamo tutto il peso e il valore: la responsabilità che tutte e tutti noi abbiamo di investire bene queste risorse e di farle fruttare nel modo migliore, speditamente e con efficacia, per trasformarle davvero in occasioni di sviluppo concreto in ambiti cruciali per il nostro Paese.
UNIPR & PNRR I PROGETTI IN SINTESI
LUniversità di Parma parteciperà a due dei cinque Centri nazionali dedicati alla ricerca congiunta tra Università, Enti di ricerca e imprese in ambiti di ricerca avanzati. Nel Centro Nazionale sulle Tecnologie per lagricoltura (Agritech) lAteneo sarà coinvolto, tra le altre cose, nello sviluppo di tecnologie per lagricoltura 4.0, nella gestione delle acque e nei processi di valorizzazione di scarti agricoli anche per il recupero di sostanze nutritive e organiche, con attenzione alla valutazione e sostenibilità economica. Nel Centro Nazionale sulla Mobilità Sostenibile (MOST) le attività di ricerca a Parma saranno concentrate sullottimizzazione del sistema di trasporto ferroviario e sulla mobilità urbana cosiddetta dolce, con ricerche nellambito dellingegneria, dei trasporti e dellintelligenza artificiale.
LUniversità di Parma, insieme agli altri Atenei ed Enti di ricerca della Regione Emilia-Romagna, a una serie di laboratori della Rete Alta Tecnologia regionale e ad ART-ER, ha anche proposto un progetto nellambito della linea di investimento per il rafforzamento degli Ecosistemi dellinnovazione leader territoriali di R&S. Il progetto presentato, Ecosystem for Sustainable Transition in Emilia-Romagna, è risultato primo nella graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento. Il progetto, che per la sola Università di Parma riceverà oltre 12 milioni di euro, è organizzato in 6 spoke su materiali innovativi, energie pulite, green manufacturing, soluzioni per una carbon-neutral society, economia circolare e blu, e High Performance Computing per la transizione ecologica. Lo scopo principale del progetto è sviluppare ricerca e tecnologie che possano essere poi trasferite sulle imprese del territorio, anche mediante la creazione di startup innovative.
LUniversità di Parma parteciperà inoltre a 3 importanti progetti nellambito dei Partenariati estesi. Nel partenariato sui modelli per unalimentazione sostenibile lAteneo è stato il soggetto proponente, coordinando le maggiori eccellenze a livello nazionale sui temi legati a nutrizione, sicurezza e qualità degli alimenti, sostenibilità a tutti i livelli della filiera alimentare, logistica e supply chain. Il progetto ONFOODS complessivamente riceverà un finanziamento di oltre 114 milioni di euro e vedrà lattiva partecipazione prestigiosi istituti universitari e di ricerca italiani affiancati da aziende leader e cooperative del settore. Parma sarà anche molto attiva in altri due partenariati estesi, uno sul tema delle scienze e tecnologie quantistiche (Progetto National Quantum Science and Technology Institute guidato dallUniversità di Camerino), su cui le ricercatrici e i ricercatori di Parma sono tra i maggiori esperti a livello nazionale e non solo, e laltro sulle neuroscienze e neurofarmacologia (Progetto MNESYS, coordinato dallUniversità di Genova, dedicato allo studio del funzionamento e delle malattie del cervello), tema su cui Parma è ampiamente riconosciuta a livello scientifico nel panorama mondiale, con numerosi riconoscimenti internazionali.
Sempre nellambito della Missione 4, Componente 2, lAteneo ha anche ottenuto rilevanti finanziamenti per le infrastrutture di ricerca e le infrastrutture tecnologiche dellinnovazione, per un totale complessivo di oltre 7 milioni di euro. Linfrastruttura di ricerca METROFOOD-IT (progetto coordinato da ENEA) ha come obiettivo quello di migliorare l’eccellenza scientifica nel campo della qualità e sicurezza alimentare attraverso la promozione della metrologia per alimenti e nutrizione. Il progetto MIRRI, coordinato dallUniversità di Torino, punta a costruire la più grande infrastruttura di ricerca europea per la gestione e valorizzazione delle collezioni microbiche. Infine, PRoTech-II (progetto guidato da Unipr) ha lo scopo di realizzare uninfrastruttura tecnologica dellinnovazione distribuita con la compartecipazione e il cofinanziamento di varie imprese in due ambiti specifici: limpiantistica alimentare sostenibile e ottimizzata e la farmaceutica/biofarmaceutica avanzata.
Oltre alle iniziative nellambito della Missione 4, Componente 2, docenti, ricercatrici e ricercatori dellAteneo parteciperanno a due iniziative del Piano Nazionale Complementare in ambito life science. Un progetto (DARE, guidato dallUniversità di Bologna) riguarderà la realizzazione di sistemi di prevenzione primaria e secondaria in ambito sanitario, mentre laltro (HLS) sarà caratterizzato dalla partecipazione dellUniversità di Parma come spoke di secondo livello sia allHub Nazionale di Life Science sulla diagnostica avanzata sia alla Rete nazionale dei centri di trasferimento tecnologico in ambito sanitario.
LAteneo è stato anche soggetto proponente di un progetto finanziato dal Ministero per la Transizione Ecologica (ora Ministero dellAmbiente e della Sicurezza Energetica) nellambito del potenziamento della ricerca sullidrogeno. Il progetto, Art-2-Hydrogen, studierà la realizzazione di un enzima artificiale in grado di produrre idrogeno utilizzando un trasferimento di elettroni promosso dalla luce.
LUniversità di Parma riceverà infine anche un finanziamento nellambito della Missione 6, Componente 2 del Ministero della Salute per la realizzazione di una proof-of-concept in ambito oncologico e di ricerca clinica traslazionale (soggetto proponente la Regione Veneto), e un finanziamento mediante gli accordi per linnovazione del Ministero per lo Sviluppo Economico (ora Ministero delle Imprese e del Made in Italy) su tematiche di ricerca legate al packaging innovativo (Progetto RemoPack, guidato da Nordmeccanica S.P.A., Unipr co-proponente con il Centro Cipack).