Pubblicati i dati del Rapporto dellOTI-Osservatorio Territoriale Infrastrutture Nord. Focus sui lavori nelle grandi infrastrutture dell’Emilia-Romagna
Secondo il Rapporto dellOTI-Osservatorio Territoriale Infrastrutture Nord, il 50 per cento dei lavori per le grandi infrastrutture in Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige nel 2022 è proseguito secondo i programmi, mentre un intervento su cinque è risultato in ritardo.
Per quanto riguarda le grandi opere monitorate dallOsservatorio le cinque regioni del Nord Est sono destinatarie di oltre 7 miliardi di euro di finanziamento da parte del PNRR.
Annalisa Sassi, Presidente Confindustria Emilia-Romagna «Occorre completare il disegno infrastrutturale e logistico dellEmilia-Romagna. Investire sulle infrastrutture determina un effetto positivo sulleconomia e consente di attrarre nuovi investitori nel Paese».
OTI NORD, che monitora lavanzamento degli iter progettuali o realizzativi di 84 grandi opere infrastrutturali nelle regioni del Nord Italia, è promosso dalle Confindustrie Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, con il supporto di Fondazione Nord Est, insieme a Confindustria Liguria, Confindustria Lombardia, Confindustria Piemonte.
«Il Rapporto di monitoraggio OTI sulle infrastrutture che realizziamo come Confindustrie del Nord dichiara la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi conferma la centralità dellEmilia-Romagna nei grandi corridoi internazionali Nord-Sud e Est-Ovest. Investire sulle infrastrutture, con tutta la dovuta attenzione allambiente, determina un effetto positivo sulla domanda e sulloccupazione, un effetto moltiplicatore sugli investimenti pubblici e privati, e consente di attrarre nuovi investitori nel Paese.
Il disegno infrastrutturale e logistico dellEmilia-Romagna prosegue la Presidente deve essere completato, integrando gli investimenti e completando le opere prioritarie: il nodo di Bologna e il Porto di Ravenna, i cui lavori sono avviati, ma anche la Cispadana, la bretella Campogalliano Sassuolo, la Tirreno-Brennero stradale e ferroviaria. Occorre programmare investimenti per rafforzare il sistema aeroportuale di Bologna, Parma, Forlì e Rimini e le connessioni logistiche degli interporti e dei centri intermodali, fondamentale asset competitivo per lindustria».
I fattori critici legati allinflazione
Il 2022 ha presentato importanti criticità che si sono aggiunte alle complessità degli iter procedurali per gli interventi in corso. In particolare, le dinamiche inflazionistiche che coinvolgono le materie prime per le costruzioni e il mercato dellenergia rischiano di costituire un freno allattivazione del piano di investimenti europei previsti dal PNRR, inclusi gli investimenti legati alle infrastrutture.
Nel complesso gli incrementi dei costi registrati nel biennio 2020-22 sono stati tra il 12,4% e il 14,4%, con un aggravio dei costi straordinario per le imprese, da un lato, e per le stazioni appaltanti, dallaltro.
Le infrastrutture: andamento degli interventi
Nelle regioni del Nord Est i progetti monitorati dallOsservatorio sono 24, per lo più inseriti nei grandi Corridoi europei: 6 di questi hanno registrato un leggero rallentamento nel corso del 2022 degli iter o delle tempistiche previste.
In particolare in Emilia-Romagna:
Corridoi Europei
Il Corridoio Baltico-Adriatico ha visto lavanzamento dei lavori in alcune tratte della linea ferroviaria tra Bologna e Rimini, nella prospettiva futura di potenziare questa tratta con la linea ad alta velocità; ad inizio 2023 si sono avviati i lavori propedeutici per il nodo di Bologna (potenziamento in sede del sistema autostradale e alcune tratte della tangenziale); è previsto entro lanno il via ai lavori di ampliamento di alcune tratte delle autostrade A14 e A13: quarta corsia tra Ozzano Emilia e diramazione per Ravenna, terza corsia della tratta Bologna Ferrara.
Nel Corridoio Scandinavo-Mediterraneo si registra il ritardo della procedura di avvio per la bretella autostradale Campogalliano Sassuolo: il Governo dovrebbe procedere entro lanno con lavviso pubblico per lassegnazione dei lavori.
Per lasse plurimodale Tirreno-Brennero si avviano a conclusione i lavori del primo lotto del raccordo autostradale tra lAutostrada CISA A15 e Brennero A22; nei primi mesi 2023 è previsto linizio delliter autorizzatorio per il primo lotto del raddoppio ferroviario tra Parma e Vicofertile; è stato approvato a fine 2022 il piano di project financing per la nuova autostrada regionale Cispadana e nel 2023 dovrebbe iniziare la fase di affidamento lavori.
Hub portuali
Il Porto di Ravenna ha visto importanti progressi sia nellaffidamento della progettazione sia nella disponibilità di risorse finanziarie grazie ai fondi del PNRR: le opere di adeguamento, a partire dallapprofondimento dei fondali e realizzazione di nuove banchine, dovranno concludersi nel 2026.
Aeroporto di Bologna
I lavori di ampliamento dellaerostazione e completamento di altri interventi, dopo uno stop dovuto alla pandemia, riprenderanno nel corso del 2023, con un orizzonte temporale al 2030.
Le prossime scadenze
Il 2026 si prospetta come uno spartiacque fondamentale per la competitività del sistema infrastrutturale del Nord Italia. Se verranno rispettati i cronoprogrammi attuali, entro quella data saranno completati ben 49 tra lotti, tratte e singole opere funzionali degli interventi infrastrutturali monitorati, che coinvolgeranno in particolare il Corridoio Mediterraneo, i sistemi portuale, aeroportuale, pedemontano e i nodi metropolitani di Milano, Torino, Genova, Venezia e Bologna.
In particolare, nel 2026 per lEmilia-Romagna andranno a scadenza i lavori previsti per lautostrada A13 Bologna-Ferrara, lHub portuale di Ravenna e il Servizio ferroviario metropolitano di Bologna.
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Da Confindustria Emilia Romagna
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