Con i rincari dautunno sono a rischio alimentare oltre 2,6 milioni di persone che in Italia sono costrette a chiedere aiuto per mangiare e rappresentano la punta delliceberg delle difficoltà in cui rischia di trovarsi un numero crescente di famiglie a causa dellinflazione spinta dal carrello della spesa per i costi energetici e alimentari. E quanto emerge dalle analisi di Coldiretti nellesclusivo report su Lautunno caldo degli italiani a tavola fra corsa prezzi e nuovi poveri diffuso in occasione del Meeting di Rimini presso lo spazio Coldiretti nellarea internazionale del Padiglione C3 Ministero degli esteri, con la partecipazione del presidente della Coldiretti Ettore Prandini che ha aperto il primo salone 2022 dei tesori agroalimentari a rischio per la corsa dei prezzi per inflazione e guerra in Ucraina che sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese con i cambiamenti climatici, fra siccità e nubifragi, che danneggiano i raccolti tagliando le produzioni mentre le multinazionali del cibo sintetico fabbricato in laboratorio vogliono distruggere tradizionali alimentari antichissime salvate grazie allimpegno e al lavoro dei contadini italiani.
Con laumento dei prezzi del carrello della spesa cresce anche il numero di persone costrette a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente ai pacchi alimentari che sottolinea la Coldiretti hanno aiutato tra gli altri 538.423 bambini (di età uguale o inferiore ai 15 anni), 299.890 anziani, 81.963 senza fissa dimora (di età uguale o superiore ai 65 anni), 31.846 disabili, secondo lanalisi della Coldiretti su dati del Fondo per laiuto europeo agli indigenti (Fead).
Il balzo dellinflazione spinto dalle quotazioni record del gas precisa la Coldiretti – costerà infatti alle famiglie italiane 564 euro in più solo per la tavola nel 2022, a causa del mix esplosivo dellaumento dei costi energetici legato alla guerra in Ucraina e del taglio dei raccolti per la siccità che aumenta la dipendenza dallestero e alimenta i rincari. La categoria per la quale gli italiani spenderanno complessivamente di più è il pane, pasta e riso, con un esborso aggiuntivo annuale di quasi 115 euro sottolinea Coldiretti -, e precede sul podio carne e salumi che costeranno 98 euro in più rispetto al 2021 e le verdure (+81 euro). Seguono latte, formaggi e uova con +71 euro e il pesce con +49 euro, davanti a frutta e oli, burro e grassi.
Lesplosione del costo dellenergia sottolinea la Coldiretti ha un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola, in un momento in cui la siccità ha devastato i raccolti con perdite stimate a 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nelle campagne denuncia la Coldiretti dove più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dellattività e ben oltre 1/3 del totale nazionale delle imprese agricole (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio ma aumenti riguardano lintera filiera alimentare con il vetro che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo lanalisi Coldiretti.
A spingere i rincari e laumento della dipendenza alimentare dallestero è il fatto che nel 2022 le importazioni di prodotti agroalimentari dellestero, dal grano per il pane al mais per lalimentazione degli animali, sono cresciute in valore di quasi un terzo (+29%), aprendo la strada al rischio di un pericoloso abbassamento degli standard di qualità e di sicurezza alimentare, secondo lanalisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi cinque mesi dellanno.
E strategico sostiene Coldiretti colmare il deficit alimentare dellItalia che produce appena il 36% del grano tenero che le serve, il 53% del mais, il 51% della carne bovina, il 56% del grano duro per la pasta, il 73% dellorzo, il 63% della carne di maiale e i salumi, il 49% della carne di capra e pecora mentre per latte e formaggi si arriva all84% di autoapprovvigionamento. Una situazione determinata soprattutto dai bassi compensi riconosciuti agli agricoltori che sono stati costretti a ridurre di quasi 1/3 la produzione nazionale di mais negli ultimi 10 anni durante i quali è scomparso anche un campo di grano su cinque con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati.
Un obiettivo importante anche per combattere continua Coldiretti la minaccia della speculazione mondiale sul cibo con lavanzata delle multinazionali degli alimenti sintetici a partire dalla carne Frankenstein creata in laboratorio presentata da abili strategie di marketing come soluzione per sfamare una popolazione mondiale in crescita, nascondendo, dietro le bugie sulla sostenibilità di queste produzioni, i colossali interessi commerciali e speculativi che minacciano la tradizionale italiana a tavola e la sovranità alimentare nazionale.
Per questo abbiamo presentato a tutte le forze politiche un piano in cinque punti per garantire la sopravvivenza delle imprese agricole, investire per ridurre la dipendenza alimentare dallestero e assicurare a imprese e cittadini la possibilità di produrre e consumare prodotti alimentari al giusto prezzo afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare limportanza di non perdere 35 miliardi di fondi europei per lagricoltura italiana nei prossimi cinque anni ma anche la necessità di attuare al più presto le misure previste dal Pnrr.
Secondo Coldiretti oltre alla scelta strategica di istituire il Ministero dellagroalimentare è necessario affermare in Europa un netto no al cibo sintetico, al Nutriscore e allaccordo Mercosur che rischia di aprire le porte a prodotti che utilizzano più di 200 pesticidi non autorizzati da noi e ad aumentare la deforestazione e linquinamento, mettendo in ginocchio le imprese agricole europee. Mentre secondo Coldiretti è fondamentale dire un forte sì allorigine in etichetta per tutti gli alimenti, alla ricerca su nbt in campo aperto, alla sostenibilità con bioeconomia circolare, biocarburanti, biogas e digestato.
Ma serve accelerare anche sul bando del fotovoltaico, che apre alla possibilità di installare pannelli fotovoltaici sui tetti di circa 20mila stalle e cascine senza consumo di suolo, contribuendo alla transizione green e riducendo la dipendenza energetica del Paese afferma Prandini nel sottolineare che allo stesso modo, il bando sulla logistica è fondamentale per agire sui ritardi strutturali dellItalia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo, superando il gap che ci separa dagli altri Paesi europei, Spagna in testa.
E per difendere la capacità produttiva agricola nazionale, oltre a un decreto legge urgentissimo per modificare larticolo 19 della legge 157 del 1992 per fermare linvasione di e fauna selvatica e cinghiali che devastano i campi conclude Prandini a fronte dei cambiamenti climatici è una priorità per il Paese costruire una rete di invasi per catturare lacqua quando cade e distribuirla quando non cè.