2026, Camera di Commercio: 4 milioni di euro per la competitività delle imprese ferraresi e ravennati
Sinergie tra imprese appartenenti a settori più maturi e realtà emergenti, supporto all’export, accesso al credito, turismo e attrattività, giovani generazioni; infrastrutture, transizione digitale ed energetica, parità di genere: queste le priorità approvate all’unanimità dal Consiglio camerale
Nascita e sviluppo di ecosistemi imprenditoriali collaborativi; promozione di ambienti integrati dove innovazione, ricerca e formazione convivano e si alimentino reciprocamente; mercati internazionali; accesso al credito; turismo e attrattività; giovani generazioni; infrastrutture (materiali e immateriali), analisi socio-economica dei territori: queste le priorità approvate all’unanimità, nelle scorse settimane, dal Consiglio della Camera di commercio di Ferrara Ravenna. 4 milioni di euro le risorse stanziate per il 2026: misure, quelle adottate dalla massima Istituzione economica del territorio, che guardano tutte alla crescita e ad uno sviluppo duraturo e sostenibile. Particolare evidenza assumono i bandi emanati nell’ambito del Piano straordinario per i giovani, per il quale la Camera di commercio ha stanziato 1 milione e mezzo di euro per il triennio 2024-2026: contributi alle imprese per assunzioni a tempo indeterminato (121 quelle generate quest’anno tra gli under 35) e la trasmissione d’impresa, la nascita e lo sviluppo di nuove imprese giovanili, il sostegno alla formazione ITS e il nuovo progetto, in arrivo a febbraio, per attrarre giovani nelle province di Ferrara e Ravenna sostenendo il trasferimento stabile a seguito di nuovo contratto di lavoro.
Nel Piano degli interventi camerali anche la promozione di sinergie tra imprese appartenenti a settori più maturi e realtà emergenti, internazionalizzazione e supporto all’export, la candidatura di progetti sui fondi europei, la creazione di reti, sostegno alla ricerca e progetti per la diffusione delle tecnologie Impresa 5.0.
Il Consiglio camerale inoltre, su proposta della Giunta, ha stanziato specifiche risorse per la promozione della parità di genere, la vigilanza sui mercati e sui prodotti a tutela dei consumatori, la valorizzazione del “prodotto turistico” ferrarese e ravennate, il maggior utilizzo degli strumenti di risoluzione delle controversie tra imprese e tra imprese e consumatori, il potenziamento delle procedure per la composizione negoziata delle crisi d’impresa, la valorizzazione dei brevetti internazionali e la trasmissione d’impresa. Poste, infine, le basi operative per recepire sin da subito lo schema del disegno di legge sulle piccole e medie imprese approvato dal Consiglio dei ministri, che prevede compiti importanti proprio per le Camere di commercio.
“La forza di Ferrara e Ravenna non si esaurisce in un marchio o in una strategia di marketing, ma trova compimento in un sistema culturale, sociale ed economico costruito nel tempo da migliaia di imprese e lavoratori, una struttura profonda che intreccia competenze, territori e valori, e che va ben oltre la semplice somma dei suoi settori”. Così Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio, che ha aggiunto: “Viviamo in un’epoca in cui ogni innovazione si misura in mesi, non più in decenni, dove un’idea può cambiare un settore e un algoritmo può cambiare un’economia. È qui che si apre un nuovo confine: quello tra chi saprà correre dentro il cambiamento e chi ne resterà ai margini. Un divario che non si misura in megabyte o in connessioni, ma in capacità di adattamento. E allora serve un patto generazionale tra chi ha la visione del domani e chi ha costruito l’esperienza di ieri. I giovani portano la velocità, la padronanza dei linguaggi digitali, la spinta verso il nuovo. Le generazioni più esperte portano la visione d’insieme, la profondità, la capacità di trasformare il cambiamento in valore. In tale prospettiva – ha concluso il presidente della Camera di commercio – l’istituzione della Zona Logistica Semplificata, progetto strategico destinato a rafforzare e potenziare l’intero sistema produttivo regionale, non è una mera operazione amministrativa, ma una leva per costruire un nuovo modello di sviluppo, capace di coniugare competitività, sostenibilità e qualità del lavoro, mettendo in rete competenze e infrastrutture”.
L’indagine della Camera di commercio: la metà dei laureati e dei diplomati ITS che le imprese ferraresi e ravennati hanno cercato nel 2025 sono considerati “introvabili”. Lo dimostra il Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea. Le lauree più ricercate restano economia e ingegneria; ampie opportunità anche per gli indirizzi insegnamento e formazione e per l’area sanitaria e paramedica. Per i giovani under 30, le maggiori opportunità occupazionali si concentrano negli indirizzi statistico e scienze motorie (40%). Il mismatch, tuttavia, colpisce duramente proprio le discipline STEM: i laureati in Chimica e Farmaceutica sono i più “introvabili” (difficoltà di reperimento ad oltre il 70%). I diplomati ITS più ricercati provengono dagli ambiti servizi alle imprese, sviluppo e innovazione del processo e del prodotto e meccatronica.
Ottime le opportunità per i giovani nei settori mobilità, energia sostenibile e architetture software e data management. Per quanto riguarda i diplomi, l’indirizzo più richiesto è amministrazione, finanza e marketing, seguito da turismo, meccanica e meccatronica, elettronica ed elettrotecnica. Fra i qualificati e diplomati Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), infine, i percorsi più richiesti sono ristorazione, sistemi e servizi logistici e meccanico. Il mismatch resta purtroppo elevatissimo: sono difficili da reperire più del 55% dei posti disponibili.




