Imprese giovanili in Emilia: segnali di tenuta a Parma, cali più accentuati a Piacenza e Reggio Emilia
L’andamento delle imprese giovanili nelle province emiliane restituisce un quadro a luci e ombre. A fronte del buon risultato registrato a Parma, che segna un incremento del 2,2% delle aziende guidate da under 35, Piacenza e Reggio Emilia continuano a evidenziare una contrazione, rispettivamente del 4,4% e del 3,2% su base annua.
Secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia su dati Infocamere, le variazioni in corso riflettono un contesto ancora complesso per l’imprenditoria giovanile, condizionato anche dall’aggiornamento dei codici Ateco 2025, che rende più difficile leggere con precisione i movimenti settoriali.
Parma in controtendenza
A Parma, al 30 settembre 2025, le imprese giovanili attive sono 2.728, con un aumento di 58 unità rispetto all’anno precedente. I servizi alle imprese rappresentano il comparto più dinamico con 673 unità e un’incidenza del 24,7% sul totale, seguiti dal commercio (580 imprese, 21,3%) e dalle costruzioni (398, 14,6%).
Le ditte individuali costituiscono la forma prevalente (75,5%), in crescita del 4,1% a quota 2.060. Calano invece le società di capitali (-1,8%) e le società di persone (-10%). Il grado di presenza giovanile “esclusiva” riguarda l’87,8% delle aziende (2.395 unità). Quasi la metà delle imprese under 35 si concentra nel capoluogo (45,2%), mentre l’incidenza più alta sul totale delle imprese attive si registra a Valmozzola (12,7%).
Piacenza: flessione accentuata
A Piacenza la tendenza resta negativa: le imprese giovanili scendono a 1.846 unità, con un calo del 4,4% (84 in meno in un anno), peggiorando il -3,2% rilevato a giugno. I servizi alle imprese guidano la classifica settoriale con 407 realtà (22%), seguiti da commercio (357, 19,3%) e costruzioni (347, 18,8%).
Il profilo giuridico mostra un forte predominio delle ditte individuali (80,8%), pari a 1.492 unità, in flessione del 4,2%. Le società di capitali under 35 diminuiscono del 4,6% (267), mentre le società di persone si riducono del 3,6% (80). Le imprese a titolarità “esclusivamente giovanile” coprono il 91,5% del totale.
Sul piano territoriale, il comune di Piacenza conta 730 imprese giovanili (7,7% del totale provinciale), ma il primato in termini di incidenza spetta a Ottone (11,7%), seguito da Morfasso (11,0%) e Castel San Giovanni (10,2%).
Reggio Emilia ancora in calo
Anche a Reggio Emilia la dinamica resta negativa, seppure con un lieve rallentamento del ritmo di flessione: le imprese giovanili scendono a 3.750 (-3,2%), dopo il -4,0% di giugno. L’incidenza sul totale delle imprese provinciali si attesta all’8%.
Le costruzioni restano il principale comparto di attività con 968 imprese (25,8%), seguite dai servizi alle imprese (780, 20,8%) e dal commercio (763, 20,3%). Seguono servizi alla persona (395, 10,5%), manifatturiero (320, 8,5%), alloggio e ristorazione (306, 8,2%) e agricoltura (210, 5,6%).
Le ditte individuali rappresentano l’80,2% del totale (3.007 unità, -3,6%), mentre crescono le società di capitali (+3,5%, 595 unità). In forte calo le società di persone (-16,9%). Le imprese con presenza “esclusiva” di giovani sono 3.425, pari al 91,3% del totale.
Il capoluogo concentra oltre il 40% delle imprese under 35 (1.533 unità, 8,6% del totale locale). I livelli di incidenza più elevati si registrano a Sant’Ilario d’Enza e Campegine (9,1% ciascuno).
Sintesi regionale
Il quadro complessivo evidenzia una tenuta disomogenea dell’imprenditoria giovanile in Emilia: la crescita parmensi si distingue come segnale positivo in un contesto di contrazione generalizzata. La maggiore vitalità del settore dei servizi alle imprese, comune alle tre province, sottolinea il progressivo orientamento dei giovani imprenditori verso attività a più alto contenuto professionale, mentre continua a ridursi la base delle imprese individuali, particolarmente vulnerabili ai cambiamenti economici e normativi.




