Aree interne e politiche territoriali

Share

Spopolamento, cooperative, infrastrutture e sostenibilità: come ripensare le aree interne secondo l’economista territoriale Giampiero Lupatelli

 La montagna rappresenta metà del territorio regionale dell’Emilia-Romagna, ma solo il 10%  della popolazione. Un dato che pesa nelle scelte politiche, anche se qualcosa è cambiato. «Solo nelle ultime due legislature la Regione ha istituito un assessorato alla montagna e alle aree interne», dice Giampiero Lupatelli. Secondo Lupatelli, all’inizio la Regione ha guardato con scetticismo all’iniziativa promossa dal Dipartimento per le Politiche di Coesione. «Ma una delle caratteristiche migliori degli emiliani è che, quando ci sono da fare delle cose concretamente, i pregiudizi contano poco. Così, una volta partita la strategia, l’Emilia-Romagna si è collocata nel gruppo di testa degli attuatori».

Le aree interne della regione vivono problemi comuni a molti territori montani italiani: spopolamento, invecchiamento demografico, fragilità economica. «Nel secondo No vecento, le aree di montagna hanno perso risorse umane a favore dello sviluppo urbano e industriale, in particolare lungo l’asse della via Emilia», spiega Lupatelli. Ma non tutte allo stesso modo. «Nelle aree centrali, come l’Appennino reggiano, la permanenza di un’agricoltura solida legata al Parmigiano Reggiano ha limitato il deflusso. Altrove, come nella montagna romagnola, lo spopolamento è stato più drastico».

Giampiero Lupatelli

Negli ultimi anni qualcosa si è mosso. «Negli ultimi tre anni ci sono 100mila persone in più che si sono trasferite dalla città in montagna rispetto a quelle che si sono trasferite dalla montagna in città. Ma questo è vero solo nelle regioni dal Centro Nord in su. In tutto il Sud Italia l’esodo continua, soprattutto quello giovanile». Per intervenire servono strategie complesse. «Non si può immaginare che un’azione, per quanto forte, da sola capovolga le tendenze. Le azioni hanno bisogno di essere disarticolate e integrate, ma in modo diverso nei diversi territori. Hanno bisogno di cogliere le diversità».

Lupatelli cita il caso dell’Appennino reggiano, prima area pilota Snai in Emilia-Romagna. “Il successo è dipeso dalla capacità di attivare la partecipazione di molti soggetti: istituti scolastici, imprese cooperative, consorzi, parchi, comuni e ASL. Le cooperative di comunità hanno operato in sinergia con il pubblico, in particolare nelle aree periferiche».

Secondo Lupatelli, «la condizione del successo è l’animazione di un tessuto sociale ampio, fatto di istituzioni, agenzie pubbliche e imprese profit e non profit». Questo approccio integrato è la base su cui poggiano anche le nuove strategie regionali. «Il PNRR ha portato una terza gamba al tavolo delle aree interne: la sostenibilità ambientale. Alla strategia sui servizi e all’azione per l’economia e il lavoro si

è aggiunta l’attenzione all’ambiente». Nelle aree montane, oggi, molte amministrazioni locali cercano di attrarre nuovi residenti, smart worker e piccole imprese. Ma per far sì che questa tendenza si consolidi servono due infrastrutture fondamentali. «La prima è quella digitale. Lavorare a distanza è possibile solo se la qualità della connessione non fa la differenza tra vivere a Bologna o a Vergato. Oggi non è ancora così», dice Lupatelli. «I conflitti tra grandi player hanno lasciato diverse aree grigie, la copertura non è completa».

La seconda infrastruttura, per Lupatelli, è quella sociale. «Penso in particolare ai servizi per la prima infanzia. È lì che si giocano molte scelte familiari. Ed è lì che si può decidere se restare». Le strade, da sole, non bastano. «Le grandi infrastrutture non hanno sempre portato vantaggi. Anzi, a volte sono servite più per andarsene che per arrivare».

condividi su:

Immagine di Giancarlo Pergallini
Giancarlo Pergallini
Giancarlo Pergallini - Collaboratore

Leggi anche

TOPIC
##andreaalbarelli ##andreagasparetto ##associazionedirigenti ##digitalstrategyinnovation ##flyingshow

Vuoi ricevere le nostre ultime news? Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato

ARTICOLI PIÙ LETTI
ULTIMI ARTICOLI