La cooperativa agricola di braccianti CAB Ter.Ra ha permesso lallagamento dei propri terreni per salvare la città di Ravenna
Nei giorni di culmine dellalluvione che ha colpito in particolare la Romagna, CAB Ter.Ra, la cooperativa più antica dItalia e la prima cooperativa agricola di braccianti in Europa che ha sede a Piangipane in provincia di Ravenna, ha consentito di allagare 200 ettari di terreno per evitare che le acque raggiungessero la città di Ravenna e i suoi tesori bizantini.
Nella giornata del 19 maggio, infatti, la prefettura di Ravenna tramite il prefetto Castrese De Rosa ha chiesto il permesso di tagliare gli argini di uno dei canali che scorrono a nord della città di Ravenna.
Lallagamento dei terreni, avvenuto tramite unoperazione chiamata rottura controllata, ha invaso unarea di campi e pineta di proprietà della CAB Ter.Ra nella zona di via Romea. Questa operazione ha permesso di ridurre la pressione e di alleggerire la piena che avrebbe potuto invadere la città bizantina.
La rottura controllata è avvenuta tramite delle ruspe, guidate dai tecnici del Consorzio di bonifica, che hanno tagliato l’argine sinistro del canale che scorre a nord del centro del capoluogo romagnolo. I canali hanno così scaricato lacqua nella pineta di San Vitale, nel vecchio porto fluviale e infine in Adriatico. Piena e pressione si sono alleggerite e il cumulo di piogge torrenziali cadute sulla Romagna ha trovato il suo sbocco nel mare Adriatico.
In termini economici la stima dei danni è molto rilevante, allincirca di 2 mila euro a ettaro per un totale che supera l1,3 milioni di euro ai quali andranno aggiunti i costi per riassestare i terreni nei prossimi anni. Le colture colpite riguardano grano, bieta da seme, mais ed erba medica.
A distanza di giorni la situazione è leggermente migliorata e il gesto della cooperativa ha permesso la riapertura di alcuni collegamenti stradali.
Il direttore di CAB Ter.Ra, Lino Bacchilega, intervistato da Repubblica il 21 maggio ha così spiegato il perché di quella scelta: “Siamo nati per le bonifiche nel 1883, prima cooperativa di braccianti agricoli d’Europa. Non potevamo tirarci indietro nel momento in cui, per un drammatico scontro tra acqua e terra, Ravenna era a un passo dall’essere sommersa”.
Alla domanda se il gesto sia servito alla comunità ravennate ha risposto: “A due giorni dall’emergenza più acuta possiamo dire di sì. Il canale Magni ha dilagato su oltre 200 ettari della cooperativa, in totale abbiamo 650 ettari ancora sommersi sotto 2,5 metri dacqua e fango. Questa è la superficie che sarebbe finita sotto nel centro di Ravenna”.
La reazione dei soci è stata anchessa di grande responsabilità: “Non uno ha chiamato per mettere in discussione il sacrificio. Ho colto paura, tristezza, preoccupazione: ma soprattutto orgoglio per non avere tradito i nostri valori”.
LA CAB TER.RA IN BREVE
La CAB Ter.Ra è stata la prima Cooperativa agricola nata in provincia di Ravenna; infatti le sue origini risalgono al lontano 1883 quando Nullo Baldini assieme ad un gruppo di 40 braccianti costituì una Società anonima Cooperativa denominata Associazione Generale fra gli Operai Braccianti del Comune di Ravenna. Successivamente, in varie fasi, la denominazione venne modificata in Cooperativa Agricola Braccianti di Ravenna ed infine nel 1996, a seguito della fusione con la Cooperativa Agricola Braccianti di Piangipane, le cui origini risalivano al 1907, ha assunto lattuale denominazione di CAB Ter.Ra. (Cooperativa Agricola Braccianti Territorio Ravennate).
La CAB Ter.Ra. conduce attualmente 2.100 ettari di terreno, dei quali 2.053 in proprietà e 47 in affitto, superficie che si estende su di un territorio che va dalla zona litoranea a Nord di Ravenna (Az. Bonifico, Az. Pantanella), a Sud di Ravenna (Az. Raspona, Az. Torraccia), fino a raggiungere i confini con i comuni di Forlì e Faenza (Az. Minarda).