La cucina italiana nel mondo spinge il record nelle esportazioni agroalimentari nazionali con un balzo del 7,7%
E quanto emerge dallanalisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat nel commentare il trend di crescita per la cucina italiana nel mondo che ha raggiunto un valore complessivo di 228 miliardi secondo l’edizione 2023 del report Foodservice Market Monitor “Frontiere evolutive per il settore del Foodservice” di Deloitte.
Un importo che sottolinea la Coldiretti – potrebbe crescere ulteriormente se si aggredisse sui mercati il falso Made in Italy sostituendo litalian sounding con il prodotto realizzato a livello nazionale.
Sei italiani su dieci (60%) in viaggio allestero per lavoro o in vacanza si sono imbattuti almeno una volta in un piatto o una specialità Made in Italy taroccati, secondo lanalisi Coldiretti/Notosondaggi.
La mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy offre infatti terreno fertile alla proliferazione di falsi prodotti alimentari italiani allestero dove le esportazioni potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che è causa di danni economici, ma anche di immagine ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che lagropirateria internazionale nei confronti dellItalia ha raggiunto i 120 miliardi.
In testa alla classifica dei prodotti più taroccati, anche con nomi e grafiche che ricordano lItalia, ci sono i formaggi spiega Coldiretti a partire dal Parmigiano Reggiano e dal Grana Padano con la produzione delle copie che ha superato quella degli originali, dal parmesao brasiliano al reggianito argentino fino al parmesan diffuso in tuti i continenti.
Ma ci sono anche le imitazioni di Provolone, Gorgonzola, Pecorino Romano, Asiago o Fontina. Tra i salumi sono clonati i più prestigiosi, dal Parma al San Daniele, ma anche la mortadella Bologna o il salame cacciatore e gli extravergine di oliva o le conserve come il pomodoro San Marzano.
Ma tra gli orrori a tavola non mancano i vini, dal Chianti al Prosecco spiega Coldiretti che non è solo la Dop al primo posto per valore alla produzione, ma anche la più imitata.
In questo contesto l82% degli italiani che esprimono una opinione ritiene che contribuirà positivamente alla difesa e alla valorizzazione dellagroalimentare italiano liscrizione della cucina italiana nella Lista rappresentativa dei patrimoni culturali immateriali dellumanità dellUnesco proposta dal Governo su iniziativa dei ministri dellAgricoltura e Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, e della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
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