la Regione in pressing su Bruxelles per affrontare la crisi energetica e per rafforzare le proprie politiche a favore di imprese e cittadini dellEmilia-Romagna. Colla: DallEuropa servono subito risposte. Irrobustiamo a favore dei territori le sinergie tra programmi europei, PNRR e fondi regionali
Una tre giorni di incontri bilaterali, confronti e seminari con i rappresentanti delle Istituzioni Ue. Avviato il percorso affinché la Regione, dopo ladesione all’associazione, entri anche nel Cda di Nereus, rete europea delle Regioni che utilizzano tecnologie spaziali. Nei prossimi mesi presentazione alle istituzioni europee del Tecnopolo di Bologna e dell’ecosistema dellinnovazione e della ricerca emiliano-romagnolo
Bologna In questo momento lUnione europea deve dare celermente una risposta alla crisi energetica che ha enormi ricadute sui territori, soprattutto quelli ad alta densità produttiva come lEmilia-Romagna. La Regione farà il possibile per sviluppare energia di continuità, ovvero investimenti di prossimità per biogas, biometano, idrogeno e altre fonti rinnovabili.
Così lassessore regionale allo Sviluppo economico, green economy e lavoro, Vincenzo Colla, che in una tre giorni a Bruxelles ha avuto una fitta lagenda degli appuntamenti con i rappresentanti delle Istituzioni comunitarie. Al centro degli incontri su ricerca, innovazione, la grande questione dellenergia, e poi ancora la transizione digitale, la formazione e limpatto sui sistemi economici e sociali in Emilia-Romagna e più in generale in Europa.
Questo con una particolare attenzione alle competenze e agli investimenti sul percorso di transizione ecologica, oltre che digitale. Obiettivi che fanno parte della programmazione regionale, a partire dagli strumenti come il Patto per il Lavoro e per il Clima, la strategia dellAgenda 2030 e quella di Innovazione e ricerca, i nuovi Programmi Fesr e Fse 2021?27 e il Piano energetico regionale, che in Europa hanno ricevuto grande interesse e attenzione.
La missione è stata anche loccasione per approfondire le politiche europee correlate alle strategie della Regione, in particolare, quelle per la neutralità climatica (obiettivo per il 2050 di uneconomia a zero emissioni nette di gas a effetto serra), al fine di garantire buona occupazione e affrontare le conseguenze della crisi economica e sociale.
Centrale nelle politiche della Regione il Patto per il lavoro dellEmilia-Romagna che – valorizzandone i tre cardini, digitalizzazione, sostenibilità, conoscenza e gli effetti della legge regionale sullattrattività delle imprese – promuove investimenti strategici e attrae giovani talenti favorendo nuova buona occupazione. E poi la formazione con lillustrazione delle attività della Regione Emilia-Romagna durante il seminario su 2023 Anno Europeo delle competenze e della formazione continua, promosso dal Coordinamento delle Regioni e delle Province autonome italiane a Bruxelles.
Questione energetiche
In un incontro bilaterale con il rappresentante aggiunto d’Italia presso l’Unione europea, ambasciatore Stefano Verrecchia, sono stati affrontati il tema energetico relativo al distretto delle ceramiche, delle vetrerie e della transizione dellautomotive.
Con Carlo De Grandis, della Dg Azione per il Clima affrontati i temi degli investimenti, attraverso i bandi europei, sull’idrogeno e le deroghe per le industrie energivore e le filiere della transizione elettrica. È stata sottolineata la necessità di una soluzione ponte per i costi dellenergia così da tutelare imprese e cittadini.
Sulla nuova strategia di specializzazione intelligente dell’Emilia-Romagna e sulle modalità con cui la politica di Coesione può sostenere le filiere e le imprese minacciate dall’esplosione dei costi energetici e dalla carenza di materie prime, lassessore Colla si è confrontato con il direttore Nicola De Michelis della Dg Regio della Commissione europea.
Tecnopolo e ricerca
Con lambasciatore dItalia in Belgio Francesco Genuardi si è avviato un dialogo sulla disponibilità a una collaborazione scientifica con il Belgio: al lavoro per realizzare nei prossimi mesi una presentazione del Tecnopolo di Bologna e dell’ecosistema dellinnovazione e della ricerca dellEmilia-Romagna alle istituzioni europee. Qui le esperienze del Tecnopolo di Bologna e del supercomputer Leonardo, cofinanziato con 240 milioni di euro da EuroHPC Joint Undertaking e ministero dellUniversità e della Ricerca, e una delle risorse del Centro nazionale di supercalcolo finanziato dal PNRR, recentemente insediato a Bologna.
Avviato il percorso affinché la Regione, dopo ladesione all’associazione, entri anche nel Cda di Nereus, rete europea delle Regioni che utilizzano tecnologie spaziali, organizzazione senza fini di lucro con sede a Bruxelles. Incontrando il segretario generale di Nereus, Roya Ayazi, l’assessore Colla ha presentato lesperienza del Forum Strategico per la promozione della filiera regionale dellaerospazio e i programmi che vedranno coinvolte alcune tra le maggiori aziende del territorio, oltre che le sperimentazioni delle università di Ferrara e di Bologna
Con il direttore Joanna Drake della Dg Ricerca e Innovazione della Commissione europea, occasione per presentare i risultati della legge regionale sullattrattività delle imprese e annunciare la nuova legge regionale per attrarre i talenti, in via di approvazione. Messo in campo i percorsi di collaborazione per i progetti europei con i centri di ricerca e accademie nonché condivise alleanze con Università e centri innovazione ricerca.
Lassessore Colla partecipando allincontro annuale del Gruppo informale degli uffici di rappresentanza italiani per la ricerca e linnovazione, un network di 62 organizzazioni, ha evidenziato che l’Emilia-Romagna è un hub di buone pratiche, per questa ragione la promozione di una sinergia tra programmi europei, PNRR e fondi regionali è auspicabile. Il contributo dellUnione Europea ha continuato lassessore – è fondamentale per la ricerca nei territori. In Emilia-Romagna la creazione dellecosistema della ricerca e innovazione è legata alla capacità dei soggetti pubblici e privati di riconoscersi e di cooperare. La sfida dell’Emilia-Romagna è fare investimenti di sostenibilità che allo stesso tempo creino lavoro di qualità.
Olga Cavina