Indagine CNA sulle prospettive economiche e fiducia delle imprese della provincia di Ravenna per l’anno 2023
2023: redditività positiva per il 70% delle imprese; il 38% ha subito danni indiretti dallalluvione. 2024: indice di fiducia aziendale positivo per il 60% nei primi mesi, il 55% teme però un rallentamento economico dellItalia. Tra le aziende che cercano dipendenti, trovano difficoltà oltre l80%.
Si è chiuso il primo trimestre del 2024 e, con esso, iniziano a chiudersi anche i bilanci consuntivi delle imprese per lanno 2023. È, quindi, momento giusto per tirare le somme ed indagare il sentiment delle imprese della Provincia di Ravenna.
L’obiettivo dellindagine condotta da CNA Ravenna è di analizzare in modo approfondito le prospettive economiche della provincia, valutare il livello di fiducia degli imprenditori e identificare le principali preoccupazioni che guidano le decisioni aziendali nell’anno in corso. Il campione analizzato è di oltre un centinaio dimprese e lanalisi verrà ripetuta nella seconda parte dellanno.
Rispetto alla tipologia dimpresa il campione rispecchia a grandi linee la composizione del tessuto economico provinciale. Da segnalare la crescita di nuove tipologie dimprese: il 18%, infatti, non si riconosce nei mestieri tradizionali, mentre i settori più rappresentati per la platea CNA sono limpiantistica, ledilizia, la produzione-manifattura, lacconciatura, lestetica, ma non mancano i liberi professionisti e gli altri settori.
I dati segnalano che il campione dimprese CNA della provincia di Ravenna ha avuto un 2023 positivo, con un fatturato in crescita per circa il 43%, stabile per il 34% mentre è diminuito per il 21%. Non va di pari passo la redditività (ovvero la capacità di creare utile) che è rimasta stabile rispetto allanno precedente per il 37%, è diminuita per il 33% è invece aumentata per il 29%.
In frenata la propensione allassunzione di nuovi dipendenti, la maggioranza infatti non prevede nuove assunzioni nei prossimi sei mesi (53%), si confermano però le problematiche nel trovare dipendenti per oltre l83% delle imprese; tra le principali motivazioni spicca, con il 47%, la mancanza di competenze ricercate, al secondo posto con il 25% la mancanza di personale con la giusta disponibilità allimpegno in termini di orario e giornate di lavoro, per solo l11% è un problema di stipendio inadeguato.
Il sentiment delle imprese nei primi mesi del 2024 è comunque positivo: il 55,7% riscontra vendite e ordinativi in linea con lo scorso anno, un 14% in aumento; mentre un 30,4% sta assistendo ad un calo. Buono anche lindice di fiducia aziendale, che sfiora il 60%.
Diverso, invece, il sentiment rispetto allandamento economico del Paese che vede prevalere la sfiducia, infatti il 55,7% intravede nei prossimi mesi lo spettro di un rallentamento delleconomia, mentre il 44,4% vede stabile o positivo landamento complessivo del Paese.
Tra le principali preoccupazioni degli imprenditori della provincia spiccano gli impatti economici delle tensioni geopolitiche e delle guerre con il 24,5%; il 18,3% teme il rallentamento delleconomia; l11,7% la difficoltà a reperire personale; fanalino di coda, gli ipotetici impatti negativi dellintelligenza artificiale.
Approfondendo il tema dellalluvione, il 51,3% del campione non ha subito alcuna ripercussione, mentre il 38,3% ha subito danni indiretti, come il rallentamento delle attività o del fatturato. Il 10% ha subito danni diretti da allagamento o frane.
Tra chi ha subito danni diretti, le difficolta maggiori sono la tenuta psicologica ed il senso di abbandono (21%), il 15,8% è in difficoltà per i tempi troppo lunghi per avere i contributi dallo Stato e un altro 15% segnala la difficoltà a reperire risorse.
Lultimo focus riguarda laccesso al credito bancario, che è stato difficoltoso per il 20% delle imprese, mentre il 57,4% non ne ha avuto bisogno. Le necessità per chi si è rivoto al sistema bancario era per il 74% per gestione ordinaria, solo il 26% per investimento.
Chi non ha trovato supporto dalle banche, nel 31,8% dei casi ha utilizzato risorse personali per le proprie esigenze, mentre il 27,3% ha cercato di migliorare il proprio rating; il 18,2% sta invece valutando strumenti alternativi di finanziamento, mentre il 18,2% ha abbondonato linvestimento.
Crediamo sia utile raccogliere non solo i numeri ma anche il sentiment degli imprenditori dichiarano Matteo Leoni e Massimo Mazzavillani rispettivamente Presidente e Direttore CNA Ravenna che, come vediamo, segnala alcune criticità, come il timore sullandamento economico del Paese, gli impatti delle tensioni geopolitiche, la difficoltà di reperire personale e laccesso al credito.
Doveroso un focus sullalluvione, che ha coinvolto direttamente con allagamenti o frane circa il 10% del campione, facendo comunque rallentare il lavoro anche ad un 38% delle realtà imprenditoriali.
Le preoccupazioni principali per le imprese colpite direttamente dallalluvione sono i tempi troppo lunghi per i ristori dallo Stato e la difficoltà a reperire le risorse necessarie. Da non sottovalutare anche il senso dabbandono che segnalano gli imprenditori.
Ulteriore elemento di riflessione sono le difficoltà di accesso al credito che, come CNA, stiamo cercando di ridurre con il supporto dei nostri consulenti specializzati e di ArtigianCredito.