Tredicesime in crescita del 7,8%, attesa per l’acquisto di regali, vacanze e spese natalizie. Iniezione di liquidità per dare una spinta alle vendite di Natale nei negozi, finora lente
Crescita delloccupazione e rinnovi contrattuali danno una spinta alle tredicesime. Questanno saranno oltre 32 milioni i dipendenti e pensionati italiani a ricevere lattesa mensilità aggiuntiva, per un totale di circa 51,3 miliardi di euro, il 7,8% in più dello scorso anno. Uniniezione di liquidità che in parte sarà però assorbita da spese fisse, conti in sospeso e risparmio, ma che dovrebbe comunque avere un impatto rilevante anche sui consumi di fine anno.
Il 78% di chi la riceve, infatti, prevede di usarne una parte per le spese delle festività, dai regali di Natale alle vacanze, per un totale di oltre 18,7 miliardi di euro. A stimarlo è Confesercenti, sulla base del consueto sondaggio sullutilizzo della tredicesima condotto da IPSOS su un campione di lavoratori dipendenti e pensionati residenti in Italia.
Lattesa per la mensilità aggiuntiva è sempre altissima: solo il 16% di chi la riceve ritiene che non abbia un impatto significativo sulle sue finanze, mentre per oltre uno su due (il 53%) lentrata aggiuntiva permette di vivere più serenamente durante lanno, e per il 31% è indispensabile per coprire spese altrimenti fuori portata.
Finanziamenti e conti in sospeso continuano però a limitare leffetto sui consumi delle tredicesime. Il 14% destinerà parte delle risorse al pagamento del mutuo o di altri tipi di finanziamento, il 21% per altri conti in sospeso, dalle bollette ai pagamenti scaduti; l11% spese legate alla salute. Si sente anche leffetto dellincertezza: il 20% utilizzerà parte dello stipendio in più per mettere qualcosa da parte, mentre il 4% per investimenti.
La tredicesima, questanno, è molto attesa anche dal retail fisico e in particolare dalla rete dei negozi di vicinato – commenta Fabrizio Vagnini, presidente Confesercenti provinciale Rimini -, dove le vendite di Natale hanno avuto per ora un avvio lento. Lauspicio è che larrivo della liquidità aggiuntiva imprima unaccelerazione della spesa nei negozi, che al contrario del web nelle ultime settimane prima del Natale possono offrire ai consumatori il vantaggio dellassenza di tempi di consegna.
Una ripresa più veloce della dinamica della spesa delle famiglie di fine anno è essenziale anche per la crescita – aggiunge Vagnini -: in una fase di debolezza di export e produzione industriale, il contributo dei consumi nellultimo trimestre dellanno è fondamentale anche per raggiungere gli obiettivi di crescita del Pil in un quadro di rallentamento, come recentemente certificato da Istat e Ocse.
Una quota importante delle tredicesime, in effetti, sarà destinata ai regali di Natale. Ai consumatori è stato chiesto di indicare fino a tre utilizzi principali delle risorse in arrivo, e il 44% ha segnalato tra questi proprio lacquisto dei doni da mettere sotto lalbero, mentre un ulteriore 16% progetta di impiegarla anche per le altre spese legate alle festività.
Il 18%, invece, la utilizzerà per un viaggio o vacanza durante le feste, da soli o con la famiglia. Per queste tre voci, Confesercenti stima che saranno destinati circa 18,7 miliardi di euro di spesa. Il 20% indica tra le spese sbloccate dalla tredicesima anche lavori, mobili e accessori per la casa; il 16% lacquisto di altri beni e/o servizi. Circa il 23% terrà da parte risorse anche per i prossimi saldi invernali, in avvio in tutta Italia il prossimo 4 gennaio.