CONSUMI: COLDIRETTI – NON SOLO CARNE IN PROVETTA MINACCIA MADE IN ITALY
Non solo carne sintetica, dai piatti a base di insetti alletichetta nutriscore che boccia lolio doliva, dal vino dealcolato ai kit con le polveri per fare vino e formaggi, non sembrano conoscere freni le follie globali nel piatto. E quanto denuncia Coldiretti che in occasione dellapertura del XX Forum Internazionale dellAgricoltura e dellAlimentazione a Villa Miani a Roma ha allestito una vera e propria galleria degli orrori sulle tavole degli italiani che rischiano di stravolgere per sempre lo stile alimentare della Dieta Mediterranea e il sistema produttivo nazionale basato sulla qualità e su tradizioni millenarie.
La Ue evidenzia Coldiretti ha già autorizzato la vendita, come cibo da portare in tavola, di grilli domestici (Acheta domesticus) come nuovo alimento. Linsetto sottolinea la Coldiretti potrà essere prodotto e venduto sul mercato Ue intero, congelato, essiccato o in polvere e destinato alla commercializzazione come snack o ingrediente alimentare. Si tratta continua la Coldiretti del terzo via libera nellUnione allutilizzo alimentare umano di un insetto ai sensi del regolamento (Ue) 2015/2283 sui Novel Food, dopo quelle per la larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e per la Locusta migratoria.
Ma lorrore a livello globale può arrivare nel piatto sotto varie forme spiega Coldiretti dalla vodka allo scorpione ai vermi allitaliana, dagli scarabei ai grilli alla thai, dallo scorpione dorato agli insetti alla paprika, al sale marino, al curry, dai vermi delle palme al verme gigante, dal millepiedi alla pasta ai grilli, dal misto insetti ai grilli in salsa barbecue. Novità bocciate sottolinea Coldiretti dal 54% degli italiani contrari agli insetti a tavola mentre, il 24% è indifferenti, il 16% favorevole e il 6% non risponde, secondo lindagine Coldiretti/Ixe.
In ambito alimentare lUnione Europea ha spinto negli anni verso lomologazione al ribasso delle caratteristiche degli alimenti mettendo spesso in crisi sottolinea la Coldiretti le produzioni tradizionali per effetto di una concorrenza sleale fondata sullinganno legalizzato. Basti pensare allautorizzazione Ue sulluso di polvere di latte per produrre formaggi, yogurt e latte alimentare, senza dimenticare la possibilità di aggiungere zucchero per aumentare la gradazione del vino, oppure di togliere lalcool dal vino, fino ai fermentati di frutta varia che possono essere chiamati vino di senza aver mai visto un chicco duva.
E non mancano neppure continua la Coldiretti i kit fai da te che promettono di ottenere a casa, ovviamente senza alcuna possibilità di assomigliare neppure lontanamente agli originali, il meglio della produzione enogastronomica Made in italy, dai vini ai formaggi. Si tratta di confezioni per la produzione di Parmigiano o Romano o di Mozzarella Cheese. NellUnione Europea circolano anche continua la Coldiretti bottiglie di pseudo vino ottenuto da polverine miracolose contenute in wine kit che promettono di ottenere in pochi giorni le etichette più prestigiose come Chianti, Valpolicella, Frascati, Primitivo, Gewurztraminer, Barolo, Lambrusco o Montepulciano, mentre i veri vini nascono solo dalle uve, dallattento lavoro dei viticoltori e dallinvecchiamento, anche di anni, in cantina.
Sempre sul vino aggiunge la Coldiretti la Ue sostiene la pratica dellaggiunta di zucchero per aumentare la gradazione alcolica oppure quella di togliere lalcool per ridurlo a una bevanda a base di succo. Per questo non può essere permesso di chiamare ancora vino un prodotto sottolinea la Coldiretti in cui sono state del tutto compromesse le caratteristiche di naturalità per effetto di un trattamento invasivo che interviene nel secolare processo di trasformazione delluva in mosto e quindi in vino. Senza dimenticare aggiunge Coldiretti la proposta di Bruxelles di mettere etichette allarmistiche sulle bottiglie di vino per scoraggiare il consumo.
In questo contesto a preoccupare è la diffusione in Europa dei sistemi di etichettatura nutriscore e a semaforo, fuorvianti, discriminatori ed incompleti, che finiscono per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta afferma il presidente di Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che basandosi sulla presenza di determinate sostanze calcolate su 100 grammi di prodotto e non sulle effettive quantità utilizzate questo tipo di etichetta finisce per sconsigliare lolio extravergine doliva e promuovere bevande gassate dietetiche prodotte con sostanze artificiali e di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta.
Le scelte dellUnione europea afferma Coldiretti non possono tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate. Lequilibrio nutrizionale conclude la Coldiretti va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto.