Sono state le donne coltivatrici, nel loro ruolo di imprenditrici fuori dal comune, capaci di fare rete per raggiungere risultati importanti, ma soprattutto in grado di esprimere la loro emancipazione femminile fuori dagli stereotipi interpretando con intelligenza e modernità la cultura e la tradizione della loro terra, le protagoniste dellincontro con il giornalista e scrittore Nunzio Primavera organizzato a Villa Forni di Cognento da Coldiretti Modena e Coldiretti Donne Impresa.
Le donne delle campagne italiane sono il vero motore della nuova agricoltura ha detto Primavera nel presentare i suoi ultimi libri, Giove Ionico e LOliveto delle monache. Con intraprendenza e tenacia sono riuscite a cogliere tutte le opportunità della Legge di Orientamento, voluta fortemente da Coldiretti, che ha permesso di sviluppare le più svariate attività: dalla vendita diretta alle fattorie didattiche a quelle sociali, fino allagriasilo per citarne solo alcune. Tutte attività principalmente svolte dalle donne.
Ma non mancano nei racconti di Primavera, che sono calibrati su vari registri narrativi, riferimenti al tema della legalità, allaccesso al credito per le imprese e al contrasto allusura, allinsediamento dei giovani.
Nel corso dellincontro, introdotto dal direttore di Coldiretti Modena, Marco Zanni, rispondendo alle domande del presidente di Coldiretti Modena, Luca Borsari, e Sonia Gherardini, responsabile di Coldiretti Donne Impresa, sollecitato anche dagli interventi del pubblico, lautore, profondo conoscitore della storia dei Coldiretti e dellagricoltura italiana, ricordando episodi in cui la realtà storica vissuta, si intreccia con la trama del romanzo, ha evidenziato le scelte vincenti e dalla parte giusta della storia fatte da Coldiretti, dando voce alle donne, favorendo laggregazione e lattività dei giovani, costruendo percorsi di tutela per i più anziani.
Coldiretti ha sottolineato il presidente di Coldiretti Modena Luca Borsari poggia su una grande e gloriosa storia ma ha davanti un altrettanto glorioso futuro fatto di valorizzazione delle produzioni locali, mercati contadini, accordi di filiera, lotta alla falsificazione e al cibo sintetico, mettendo sempre al centro lazienda agricola nella convinzione che senza agricoltura non cè futuro.